mercoledì 4 novembre 2015

Un suono fastidioso.


Un suono fastidioso e squillante entra, indesiderato e violento, nelle mie orecchie.
Non è più la dolce melodia che mi era sembrata la sera prima, quando l’avevo scelta tra quelle disponibili sul mio cellulare.
È incredibile quanto l’umore o la situazione possano farti cambiare radicalmente idea sulle cose, e il mio in questo momento non è particolarmente amichevole.
Apro faticosamente un occhio.
La palpebra pesa come se le ciglia fossero incollate alla pelle.
La mia stanza è avvolta nella semioscurità: dalle tende filtra un timido raggio di sole, insufficiente ad illuminare completamente l’ambiente.
Non è possibile che sia già mattina con questo buio, penso.
Chiudo l’occhio.
La mia mano emerge dagli strati di coperte e cerca, a tentoni, la fonte di quel rumore infernale.
Il legno freddo del comodino è liscio sotto le dita e non incontro ostacoli, finché non rischio di far cadere la lampada, mentre, alla cieca, cerco il cellulare che proprio non vuole smettere di suonare.
Sono le 7:30.
Spengo la sveglia e decido che posso stare a letto ancora altri cinque minuti.
“Non devo riaddormentarmi. Non devo riaddormentarmi.” È il ritornello che risuona nella mia testa, come l’eco della sveglia nelle orecchie.
Intanto penso anche a tutte le cose che dovrò fare quando mi alzerò dal letto.
La realtà si confonde con il sogno: a un certo punto non so più se sono sveglia o se mi sono addormentata.
Temo che i cinque minuti siano passati da un pezzo, cerco di aprire gli occhi, ma sono talmente impastati, che sembra che qualcuno mi abbia incollato le palpebre con il cemento armato.
Quando, finalmente, dopo enormi fatiche, riesco a riaprire gli occhi, sono le 8:30.
Panico totale.
Sono in ritardo.

martedì 3 novembre 2015

Il destino dell'universo



Il trailer: qui
I creatori di "Matrix" e di "Cloud Atlas" tornano, dopo tre anni di assenza dalle sale, con una nuova pellicola dal gusto spaziale!
"Jupiter - Il destino dell'universo" (titolo originale "Jupiter Ascending"), uscito nelle sale italiane lo scorso 5 febbraio, racconta la storia di una ragazza, Jupiter, (Mila Kunis) che si ritorva improvvisamente a dover rivendicare il trono spaziale per salvare il pianeta Terra da un tragico destino.
Ci riuscirà?
Il personaggio di Jupiter, ad essere sincera, non l'ho trovato particolarmente interessante: non faceva altro che essere sballotata da tutte le parti, aspettando di essere salvata dal suo principe azzurro.

Il suddetto principe azzurro, che aiuterà la protagonista nell'impresa è Caine, un Licatante (umano i cui geni sono stati incrociati con quelli di un lupo), interpretato dall'affascinante Channing Tatum, con tanto di orecchie a punta e stivali supersonici (gli permettono di pattinare in aria!!!).
La cosa che più viene messa in risalto di Tatum nel film non è la sua recitazione, ma il suo fisico: dalla punta delle orecchie alla suola degli stivali, sembra che la star di "Magic Mike" abbia ottenuto la parte anche grazie ai suoi muscoli. Infatti, durante il film, lo vediamo più di una volta a torso nudo (scommetto, però, che non è dispiaciuto poi tanto...di sicuro a me no!).

Il cattivo della situazione, Balem Abrasax, è interpretato dal dolce e tenero Marius Pontmercy ("Les Misérables"), il grande astrofisico Stephen Hawking ("La teoria del tutto"): Eddie Redmayne.
Devo ammetterlo: uno dei motivi per cui ho visto questo film è proprio Eddie Redmayne.
Non vorrei sembrare troppo scontata, ma è stato meraviglioso, anche se ha avuto troppo poco spazio: avrei voluto più Redmayne e meno Tatum per intenderci.
Pazzo al punto giusto, il crudele Balem farà di tutto (ma proprio tutto) pur di impedire a Jupiter di prendergli la Terra.
(SPOILER: a momenti avrei preferito che vincesse lui!)

Ma passiamo ora ai registi: Lana e Andy Wachowski.
Dal punto di vista narrativo, secondo me, la storia non è granché (i registi sono anche gli sceneggiatori); però per quanto riguarda il montaggio e gli effetti speciali i due fratelli sono imbattibili.
Scene d'azione velocissime, da lasciare col fiato sospeso.
Inqudrature assolutamente non scontate e piene di significato.
In conclusione, un bel film se non si tiene conto della storia (a tratti abbastanza banale, secondo me).
Assolutamente da non perdere!

Queste sono le mie considerazioni e le cose che mi hanno colpito di più!

E voi l'avete visto?
Quali sono le vostre impressioni?
Ditemi cosa ne pensate con un commento!

lunedì 2 novembre 2015

Cercami sotto le stelle della Corsica...

Per il trailer del film clicca qui

"Ci sono movimenti dell'Atlante che ho scritto immaginando nostri incontri in vite diverse, epoche diverse." (Robert Frobisher)

Sei storie. Sei personaggi che apparentemente non hanno nulla in comune, se non una piccola voglia a forma di cometa. Sei epoche e sei luoghi diversi. Ecco "Cloud Atlas".

"Cloud Atlas" è un film del 2012, tratto dal romanzo "L'atlante delle nuvole" di David Mitchell, scritto e diretto dai fratelli Wachowski e da Tom Tyker.
Nel film vengono raccontate sei storie ambientate in epoche e luoghi diversissimi e lontanissimi tra loro.
A legare i sei episodi è un velocissimo montaggio parallelo, cioè scene ambientate in luoghi e tempi diversi ma che vengono montate insieme perché accumunate dalle stesse tematiche.
Le storie in questione sono:
- Il viaggio del Pacifico di Adam Edwing, 1849;
- Lettere da Zedelghem, Scozia-Belgio, la prima lettera è datata 29 giugno 1931;
- Mezze vite - Il primo caso di Luisa Rey, San Francisco, 1973;
- La tremenda ordalia di Timothy Cavendish, Regno Unito, 2012;
- Il Verbo di Sonmi-451, ambientata in un futuro distopico a New Seoul;
- Sloosha Crossing e tutto il resto, ambientata nella "Valle" 106 anni dopo quella che i personaggi chiamano la "Caduta", una specie di fine del mondo.
(Ho ricavato i titoli delle parti dal romanzo da cui è tratto il film.)

Le storie hanno alcuni temi a legarle, ecco di seguito quelli che mi hanno colpito.
Innanzitutto la ricerca della verità e la necessità di doverla diffondere il più possibile: infatti Sonmi verrà giustiziata per questo e Luisa Rey rischierà la vita più volte per lo stesso motivo.
Altro tema importante del film è la libertà: Cavendish rinchiuso con l'inganno dal fratello in una casa di riposo; Sonmi viene arrestata più volte; Edwing, dopo essere stato salvato da uno schiavo nero, comincerà a lottare per ottenere la liberazione della schiavitù.
C'è ancora un tema di cui vorrei parlare: l'amore. Nel film l'amore viene affrontato in tutte le sue forme. Edwing riesce a superare l'impervio viaggio nell'oceano grazie anche al pensiero di poter riabbracciare sua moglie Tilda. Frobisher e Sixmith si amano in un'epoca che giudicava come scandaloso il loro amore. Luisa Rey vorrebbe seguire le orme del padre e farebbe di tutto per renderlo orgoglioso. Cavendish, dopo anni, soffre ancora per un amore giovanile. Sonmi e Hae-Joo si amano, nonostante sappiano di non avere un futuro insieme. Infine, c'è Zachry che ama la sua famiglia e la sua Valle, e alla fine un'altra persona riuscirà a far breccia nel suo cuore. L'amore di cui parla il film è eterno, non finisce con la morte. E' un amore destinato a durare per sempre e ad attraversare epoche diverse, scorrendo nella vita di persone che hanno vissuto, vivono e vivranno, passato, presente e futuro.
Oltre ai temi, un altro elemento importante, per me, è la musica. Nel film, Robert Frobisher compone il Sestetto Atlante delle Nuvole: la melodia è affidata a sei strumenti che intervengono uno dopo l'altro e alla fine suonano insieme in un intreccio di voci, che sfocia quasi in un fugato. Gli strumenti musicali del Sestetto sono i sei personaggi protagonisti, il Sestetto Atlante delle Nuvole è il film: man mano che il film va avanti, il montaggio diventa sempre più serrato, le scene si intrecciano fino a diventare il fugato del Sestetto.
Tutti e sei i personaggi hanno una voglia a forma di cometa, che secondo me potrebbe avere diversi sigificati. I personaggi con la voglia potrebbero essere una sorta di guida, così come, come si legge nella Bibbia, la stella cometa guidò i re Magi a Betlemme. Oppure, questa voglia potrebbe indicare la stessa anima reincarnata in diversi corpi, in epoche e luoghi diversi.

Tirando le somme, posso dire che questo film mi è piaciutto veramente molto, e lo consiglio a quanti ancora non l'hanno visto.
Concludo questo mio commento con un'altra citazione dal film. E non dimenticate di farmi sapere, con un commento, cosa ne pensate e se l'avete visto!


"Credo che esista un altro mondo che ci attende Sixmith, un mondo migliore, e io ti attenderò lì. Credo che non restiamo morti a lungo. Cercami sotto le stelle della Corsica dove ci siamo dati il primo bacio. Tuo, in eterno, R. F." (Robert Frobisher)